A scuola oltre l’inglese: tedesco, spagnolo o francese?

Conoscere una lingua significa saperla comprendere e produrre oralmente o per scritto.

 

Escludendo il solo caso del Liceo Linguistico che impone l’insegnamento di più lingue, qualunque altro idioma appreso oltre l’inglese, nell’arco dei primi tre cicli scolastici, può essere considerata una piccola parentesi didattica svolta con l’unica finalità di ‘esercitare la mente e l’intelletto’ e non certo ampliare il proprio curriculum formativo.

 

La scuola italiana infatti pone la lingua inglese come obbligatoria fin dalle elementari e poi apre e chiude un percorso di apprendimento di una seconda lingua per i soli tre anni della scuola secondaria. Un modulo didattico che lascia il tempo che trova: come detto in apertura, se non si manifestasse nell’alunno la volontà di proseguire gli studi in ambito linguistico, quanto appreso della seconda lingua straniera rimarrebbe un piacevole, o forse più probabilmente spiacevole, ricordo di pomeriggi trascorsi a studiare mini-conversazioni di pseudo-personaggi imparando come chiedere una baguette a Parigi, un thè a Londra o una cerveza a Madrid o come districarsi in situazioni di prima necessità.

Quanto tempo dedicare, allora, alla scelta tra queste tre possibili seconde lingue straniere?

La scelta non è semplice ma, pur non proseguendo oltre la scuola media lo studio delle lingue, è un’occasione per avvicinarsi ad una cultura diversa dalla propria allontanando i propri orizzonti.

I ragazzi di quinta elementare sono in grado di scegliere in autonomia?

Si potrebbe pensare che a 10 anni non sappiano ben identificare i propri bisogni e potrebbero farsi condizionare dalle mode del momento, non considerando l’utilità di avvicinarsi ad una lingua piuttosto che un’altra o meglio ancora la propria predisposizione.

Quest’ultimo fattore incide molto sui risultati che si potrebbero ottenere anche in soli tre anni di scuola (che detti in questi termini sembrerebbero bastare per una laurea mentre purtroppo si tratta di poche ore a settimana dedicate alla 2°lingua straniera): ogni lingua ha la sua particolarità nel suono e nella grammatica, nella struttura della frase e nella scrittura.

Non tutti sono portati a parlare fluentemente lo spagnolo con il suo suono morbido ma ritmato o il francese con le sue lettere ‘impronunciabili’. Il tedesco, apparentemente semplice da imparare per via delle poche eccezioni grammaticali, si presenta complesso per via del suo lessico: un concetto si può esprimere con parole completamente diverse ma dallo stesso significato.

Ogni lingua ha i suoi pro e i suoi contro e ogni metodo di insegnamento ha più o meno successo per determinare la facilità di apprendimento o anche gradimento di una lingua straniera.

Che sia francese, spagnolo o tedesco, la scelta della seconda lingua alla scuola media non deve far pensare ad una preparazione ai fini degli sbocchi lavorativi. Per questo primario motivo, forse per la prima volta nella vita dei ragazzi, la scelta potrebbero farla loro senza imporre la preferenza da genitore. Fondamentale è la prima impressione che i ragazzi avranno di questa lingua: questo fattore sarà determinante per il loro approccio allo studio, o meglio alla conoscenza.

Una volta scelta la lingua riteniamo davvero importante, come consigliamo per l’avvicinamento alla lingua inglese, farla scoprire nel modo più semplice e giocoso: vista l’età degli alunni e la loro sete di scoperta insieme alla innata predisposizione per la tecnologia, vedere video su youtube in lingua madre, programmi televisivi per ragazzi, canzoni con testo in sovrimpressione, etc. sarà il metodo più efficacie per coinvolgerli e permettergli di stabilire un contatto indelebile con una cultura prima di tutto ed una lingua diversa che potrebbe renderli liberi nel mondo!

Meanwhile, enjoy summer!